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L'ABECEDARIO
DELL'ASILO NIDO Bambine e bambini verso la Scuola dell'infanzia.
Guida didattica di Mauro Cervellati. Pagg. 196. Euro 20,00. Formato
cm 15x21
ISBN
978-88-87878-41-7
Un
asilo nido rappresenta senz'altro un atto di civiltà degli uomini
nei confronti dell'infanzia. Si tratta soprattutto di un investimento
culturale, perché credere ad un modello formativo di nido, non solo
ad un modello assistenziale, crea una comunità migliore. Un nuovo
nido è un atto di fiducia negli uomini e nelle donne di domani.
Quando gli adulti s'impegnano in un simile progetto devono necessariamente
armarsi di entusiasmo, di passione per cercare di creare effettivamente
le condizioni migliori per il successo dell'impresa. Se esiste un'immagine
di nido centrata prevalentemente sull'idea di servizio per la famiglia
e la donna che lavora, esiste, non in alternativa, ma da individuare
come sfondo prevalente, l'idea di nido come luogo per sviluppare
cultura dell'infanzia. Un luogo grazie al quale adulti e bambini
crescono. Ciascuno rispetto alla propria specificità, secondo un
principio interattivo e di ricerca-azione condiviso. Allora potremmo
parlare di personalizzazione nei confronti dei piccoli, ma anche
dei grandi. Tanti diversi genitori, madri, padri, ma anche nonne,
nonni, educatori, ausiliari che ogni giorno si formano come figure
educanti, perché apprendono attraverso le relazioni con gli altri
a mettere a fuoco le strategie per la propria e l'altrui crescita.
L'asilo nido in Italia è nato nel 1971 come servizio pubblico, senza
una tradizione pedagogica alle spalle, pesantemente condizionato
da pregiudizi ideologici sia da parte di chi lo avversava sia da
parte di chi lo aveva voluto. A distanza di trent'anni possiamo
dire che l'idea custodialistica, assistenziale, sanitaria sia stata
superata da una prospettiva formativa, co-educativa di crescita
e di sviluppo condiviso. Certamente la ricerca psicopedagogica in
questi anni ha indagato numerosi settori della prima e primissima
infanzia, giungendo, in alcuni casi, a sostenere principi che hanno,
indubbiamente prodotto almeno in buona parte dell'opinione pubblica
un cambiamento nel paradigma su cui si fonda l'idea di asilo nido.
Si tratta di alcuni principi forti che hanno spostato il baricentro
delle credenze e della ricerca, pur se costituiscono tuttora oggetto
di studio e di scontro sul piano scientifico: - la competenza precoce
del bambino nelle relazioni sociali e la radice dello sviluppo sociocognitivo
e linguistico nei primi scambi interattivi con i partners adulti;
- le occasioni di sviluppo linguistico anche nell'ambiente nido;
- la possibilità di socializzazione tra bambini di uno, due, tre
anni vista nei suoi aspetti più prettamente socioemotivi; - la possibile
autonomia del bambino piccolissimo capace di prendere e condurre
iniziative proprie e di acquisire sicurezza nella relazione; - la
revisione della teoria dell'attaccamento che ha messo in crisi l'idea
della naturalità del ruolo materno e della necessità di un rapporto
stretto e prolungato con un'unica figura di riferimento. E' a partire
da queste e altre forti teorie che intendiamo proporre "L'abecedario",
come necessità di fare il punto sull'evoluzione delle istituzioni
per la prima infanzia nel nostro paese.
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