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ALLA QUALITA'! Osservare e valutare i contesti per migliorare la
Scuola dell'infanzia. Guida didattica di Leonarda R. Santeramo - Euro 15,00.
Formato cm 15x21
ISBN
978-88-87878-07-3
Una
scuola decide di auto-valutarsi. E qui viene il bello. Perché valutare
la scuola in realtà significa essere pronti ad accettare una diagnosi.
Conseguentemente desiderare un quadro preciso, il più reale e veritiero
possibile della scuola e di se stessi in essa. Una diagnosi ci può
dire che stiamo bene in salute, oppure che qualcosa non va e che
occorre una cura.Presuppone la disponibilità alla cura, dunque al
cambiamento. Non è cosa da poco. Chi accetta l'idea della valutazione
scolastica accetta la possibilità di dover almeno un po' cambiare
se stesso, il proprio modo di far scuola, di organizzarsi, di relazionarsi,
di scandire metodi, contenuti, programmi.La motivazione che spinge
una scuola, i suoi operatori alla valutazionequal è? Esiste? E se
esiste, è univoca? O le motivazioni sono diverse, forse addirittura
contrapposte? Penso che, solo se esiste una spinta condivisa all'analisi,
essa possa partire con qualche speranza di successo. Altrimenti
rischia di passare per l'ennesima inutile procedura burocratica,
e che venga vissuta come lontana dalla scuola reale e dai problemi
dei suoi attori. Ci sono ormai in giro molte ditte, agenzie, molti
modelli, molti strumenti costruiti per valutare la qualità di una
scuola. Che naturalmente mirano ad attivare azioni di orientamento.
Molti di questi modelli/strumenti fanno capo ad elaborazioni teoriche
importate in Italia dagli Stati Uniti e mutuati dal mondo dell'industria.
Il linguaggio a cui si ricorre lo dice chiaramente: utenti, clienti,
aziende, conformità, efficienza, efficacia, ottimizzare, massimizzare
in termini di produttività, qualità erogata, qualità percepita,
indicatori di innovazione di sistema, ecc... Si tratta di modelli
che dobbiamo imparare a leggere, analizzare, filtrare e riposizionare
rispetto alla nostra specifica dimensione locale: la nostra scuola
in quel territorio, in quello sfondo storico, sociale e culturale.
Strumenti utilizzabili che si rivelano utili per la raccolta di
informazioni relative al contesto della scuola, per rilevare se
ci sono biblioteche, teatri, sale di lettura, associazioni culturali,
ecc... Per avere un quadro preciso delle figure professionali diversamente
impegnate nella scuola. Per conoscere analiticamente le risorse
umane, strutturali e finanziarie a disposizione. Per sapere tutto
sulla progettazione e la valutazione, sulla carta dei servizi e
sul contratto formativo, sull'organizzazione del rapporto scuola-genitori,
sull'organizzazione delle classi e del tempo-scuola, sull'uso dei
materiali didattici e dei libri di testo, sull'apertura al territorio,
la continuità didattica, e anche sul clima scolastico. Ma la valutazione
della scuola vuole spingersi oltre la mera diagnosi conoscitiva.
E allora, se è vero che la valutazione dovrebbe produrre cambiamento
negli attori che popolano il panorama scolastico, ogni lettore,
ogni interprete, leggendo questo agile volume, potrà avere la possibilità
di considerare, comparandoli tra loro, diversi modelli e strumenti
dell'osservare e del valutare il contesto scolastico. Conoscere
gli strumenti che la più aggiornata letteratura propone (SOVASI,
SVALSI, ASEI, Biografia, Shadowing, Studio di caso) significa comparare
idee molto distanti di "indagine valutativa" sul territorio-scuola.
Avviare un percorso di ricerca osservativa rappresenta un'occasione
per maturare riflessioni capaci di condurre le persone della scuola
ad ascoltare nuovi pensieri, motivazioni, intendimenti che possono
essere accolti solo dentro ciascuno, attraverso una solitaria forma
di adesione personale, che non possiamo indurre con circolari, ordinanze
o direttive. Ma che possono scaturire attraverso forme di ricerca
valutativa vissute in situazioni collegiali, collettive, plurali,
istituzionali e intersoggettive. Tutto ciò introduce, in verità,
l'idea della formazione intesa come autoformazione, come processo/processi
interiori, intimi, moti delle intelligenze che producono decisioni
altre rispetto a prima. Siamo nelle vicinanze di un progetto francamente
molto ambizioso: cambiare davvero qualcosa nella scuola.
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